A cura di Elio Schenini e Christoph Doswald
Il giornale è probabilmente uno degli oggetti nei quali più di ogni altro si incarna lo spirito della vita moderna. Dalla metà dell’Ottocento a scandire la vita di tutti i giorni sono infatti le immagini e i quotidiani, sulle cui pagine prende corpo il nostro rapporto con lo scorrere del tempo e le vicende del mondo: accadimenti che possono diventare sempre più minuscoli e insignificanti, fino a dissolversi nell’oblio, o che al contrario si trasformano nei grandi eventi epocali che segnano i passaggi della storia. Non è dunque un caso se, nell’intreccio sempre più inestricabile tra arte e vita che i movimenti artistici del primo Novecento hanno inaugurato, il giornale sia diventato uno dei soggetti privilegiati delle sperimentazioni linguistiche, a partire dalle quali gli artisti hanno interrogato e continuano a interrogare la realtà.
L’uso artistico che da allora è stato fatto della carta stampata, quale soggetto, supporto, elemento compositivo o referente concettuale, è alla base della straordinaria collezione raccolta dai coniugi Annette e Peter Nobel nell’ultimo quarto di secolo: partendo da dipinti, disegni e collage di esponenti del Cubismo, del Dadaismo e del Surrealismo – Braque, Arp, Schwitters, Miró e Giacometti – e proseguendo con rappresentanti delle Neoavanguardie degli anni sessanta, quali de Kooning, Warhol, Beuys, Boetti, Christo e Polke, giunge fino ai nostri giorni, includendo alcune delle figure di primo piano del panorama artistico, tra i quali Muntadas, Kentridge, Signer e Muniz. Composto da un’ampia selezione di opere appartenenti alla raccolta, il percorso espositivo, in cui si mescolano racconto sociale, riflessione esistenziale, critica politica, indagine fenomenologica e sovversione ironica, costituisce l’occasione di un confronto avvincente con l’evoluzione dei linguaggi dell’arte dall’inizio del Novecento ad oggi e con la storia del nostro tempo.
Uno sguardo alla Collezione Annette e Peter Nobel
Unica nel suo genere, la collezione si compone di 1’500 opere che i coniugi hanno raccolto a partire dagli anni ottanta. Avvocato, professore di diritto e titolare di uno studio legale a Zurigo che si occupa anche di diritto dei media e della comunicazione, Peter Nobel insieme alla moglie Annette colleziona opere che hanno come comune denominatore la carta stampata. Alla Collezione Annette e Peter Nobel sono dedicati due volumi dal titolo Press Art (editi Stämpfli) curati da Christoph Doswald, il primo pubblicato nel 2010 e il secondo quest’anno in occasione della mostra ospitata dal MASI. Delle significative selezioni di opere della Collezione Nobel sono state presentate al Centre Dürrenmatt di Neuchâtel nel 2007 e al Museum der Moderne di Salisburgo e al Kunstmuseum di San Gallo nel 2010.
Il catalogo
All’esposizione è dedicata l’omonima pubblicazione Edizioni Casagrande, corredata da immagini a colori di tutte le opere in mostra, unitamente a contributi critici dei curatori Elio Schenini e Christoph Doswald, oltre ai testi del filosofo francese Jean Baudrillard, dell’artista svizzero Thomas Hirschhorn e alla prefazione del direttore del MASI Marco Franciolli.
Audioguide disponibili con l’app smARTravel
