She was a friend of someone else è stato creato in un paese dove le donne hanno un accesso limitato alla salute riproduttiva e dove l'aborto è ora illegale. Nonostante le immense proteste, alle donne sono stati semplicemente negati i loro diritti. Il progetto è iniziato con l’idea che le donne potessero riunirsi e, senza vergogna o paura, manifestare pubblicamente di aver abortito e che questo atto collettivo avrebbe cambiato la legge. Si potrebbe pensare a una storia in cui le attiviste hanno successo. Ma She was a friend of someone else è una storia con troppi inizi, troppo pochi finali – e un narratore esausto. In questa creazione, Gosia Wdowik esplora il legame tra burnout e attivismo: la paura che i diritti non siano acquisiti per sempre, e che possano scomparire nel momento in cui si abbassa la guardia. Attraverso una narrazione personale, descrive l'impegno per i diritti delle donne in Polonia. Attraverso sottili coreografie, veniamo trascinati nella vita di una donna che decide un giorno, invece di protestare, di restare a letto, solo per uscirne di nuovo.