Julian Charrière

Towards No Earthly Pole

27.10.2019-15.03.2020






A cura di Francesca Benini

Un progetto in collaborazione con l’Aargauer Kunsthaus


Attraverso la mostra Julian Charrière. Towards No Earthly Pole il Museo d’arte della Svizzera italiana rende omaggio all’artista svizzero Julian Charrière, tra i più innovativi e promettenti della sua generazione. La mostra prende nome dall’ultimo omonimo progetto di Charrière, un film che ha iniziato nel 2017 e che ha realizzato in alcuni dei luoghi dai climi più difficili al mondo, tra cui i ghiacciai svizzeri del Rodano e dell’Aletsch, il Monte Bianco, l’Islanda e la Groenlandia. Il progetto espositivo verrà presentato in anteprima al MASI e in seguito, in una versione riadattata, all’Aargauer Kunsthaus di Aarau e al Dallas Museum of Art.

Noto per una ricerca artistica concettuale che combina varie discipline (tra cui geologia, archeologia, fisica e storia), Charrière offre, attraverso il suo lavoro, nuovi e inaspettati punti di vista su alcune delle questioni al centro della nostra epoca. L’artista è spesso in viaggio, recandosi nelle aree più remote del pianeta dalla forte identità geopolitica ad esempio vulcani, ghiacciai e siti radioattivi per esplorare con metodi e materiali non convenzionali le tensioni e il legame tra civiltà umana e paesaggio naturale.

L’esposizione al MASI è concepita come un diorama. Intorno alla proiezione centrale, Charrière realizza un’installazione ambientale, trasformando l’intero spazio espositivo in uno scenario che riecheggia i principali soggetti e le tematiche dell’opera video. L’intento dell’artista è quello di amplificare la visita dello spettatore con un’esperienza sensoriale, grazie anche a luci e suoni, e rendere più intensa la relazione tra l’osservatore e il paesaggio rappresentato. Nell’installazione ambientale, accanto a reinterpretazioni di lavori precedenti, sono esposte alcune opere inedite, realizzate dall’artista in occasione della mostra al MASI e per le quali si è confrontato con soggetti e risorse naturali locali, collaborando in parte con artigiani ticinesi.

  • Sede LAC

  • Piazza Bernardino Luini 6, 6900 Lugano

Biografia

Nato a Morges, in Svizzera, nel 1987, Julian Charrière attualmente vive e lavora a Berlino. Nel 2011 frequenta l’Institut für Raumexperimente (Istituto per esperimenti spaziali) dove è studente di Olafur Eliasson. Durante la sua carriera Charrière ha esposto il suo lavoro – sia individualmente che come membro del collettivo d’arte Das Numen a Berlino – in musei e istituzioni di tutto il mondo. Tra questi: Parasol Unit Foundation for Art di Londra, Regno Unito; Musée Cantonal des Beaux-Arts di Losanna, Svizzera; Centre Culturel Suisse di Parigi, Francia; Palais de Tokyo, Parigi, Francia; Haus der Kulturen der Welt di Berlino, Germania; Kunsthalle Wien di Vienna, Austria; Neue Nationalgalerie di Berlino, Germania; Reykjavik Art Museum, Islanda; Museum of Contemporary Art di Tokyo, Giappone; la Biennale di Kochi-Muziris, India, la 12a Biennale di Lione, Francia e la 57a Biennale di Venezia, Italia. Attualmente ha inaugurato la sua prima mostra personale in un’istituzione italiana, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Charrière è stato insignito di numerosi premi prestigiosi tra cui il Kiefer Hablitzel Award durante gli Swiss Art Awards, nel 2013 e nel 2015, e il Kaiserring Stipendium für junge Kunst nel 2016.

 

 

 

 

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Julian Charrière. Towards No Earthly Pole

Catalogo

Testi di Francesca Benini, Amanda Boetzkes, Anna Katherine Brodbeck, Dehlia Hannah, Scott MacKenzie & Anna Westerstahl Stenport, Shane McCorristine, Nadim Samman, Katrin Weilenmann e una conversazione tra Julian Charrière, Dehlia Hannah e Konrad Steffen
2020
Edizione bilingue (inglese/tedesco)
Ed. Mousse ...